(ITA. Pomigliano d’Arco, Ed Compostellane. 2012) : "Dall’Europa a Roma, a Gerusalemme e a Santiago di Compostella nel Quattrocento".

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  • 10 juillet 2012
    Bernard Delhomme

    Agli albori dell’Anno Mille, l’arcivescovo Sigerico ritorna a Canterbury da Roma seguendo un percorso che oggi è considerato l’asse portante della via Francigena. Per tutto il Medioevo, su questa e su tante strade europee si incammineranno pellegrini diretti, attraverso l’Italia, non solo a Roma, ma anche a Santiago di Compostella e, mediante i porti italiani, a Gerusalemme.
    Prendendo l’avvio dalle più note guide medievali del pellegrino, il presente saggio sviluppa un’indagine sui meno conosciuti diari di viaggio compilati nel Quattrocento da pellegrini che, provenendo da ogni parte d’Europa, sono impegnati a compiere almeno una delle tres peregrinationes maiores.
    Analizzato il contesto storico e letterario in cui sono inquadrati i diari, da essi vengono estrapolate le informazioni necessarie per costruire un’ampia base dati – parte integrante del presente saggio – finalizzata alla individuazione degli itineraria peregrinorum italiani, e contenente le date dei pellegrinaggi, il nome, la condizione sociale e la provenienza del pellegrino, le sacre mete raggiunte, le località attraversate – qui riportate nella dizione odierna – e, infine, le fonti bibliografiche con i relativi studi.
    « Il saggio coglie perfettamente la tendenza scientifica attuale che spinge a interpretare i pellegrinaggi – medievali, ma anche rinascimentali – nell’ambito di una stessa civiltà e cultura. E questo approccio è necessario, perché per molto tempo si è assistito ad una certa incomunicabilità tra gli studiosi di tematiche gerosolimitane e quelli di argomenti romei e compostellani. Negli ultimi anni, tuttavia, sulla scia della ripresa dei pellegrinaggi a Santiago, si è iniziata una stagione in cui si è affermato, sia nel campo scientifico che in quello editoriale, l’interesse per la civiltà dei pellegrinaggi, prima a Compostella e poi sempre di più nel suo insieme e nella sua articolazione. Studi come quello che si presenta contribuiscono a tessere legami metodologici e tematici tra ambiti solo apparentemente diversi e separati, di cui vanno colte sia le diversità che le concordanze » (Paolo Caucci von Saucken).