(ITA. Borgomanero, Albatros. 2013) (ITA. Priuli & Verlucca. 2019) : "Verso Santiago de Compostela". récit. (it)

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  • 19 décembre 2013
    Bernard Delhomme

    Il racconto del cammino a Santiago di uno psicologo / pittore.
    35 giorni, 700 chilometri da percorrere. Meta : Santiago de Compostela. Una tenace passeggiata tra campi di girasoli, colline, vigneti e foreste di eucalipto, con frecce gialle a indicare il percorso, che ogni anno milioni di pellegrini da tutto il mondo scelgono di intraprendere ; una sfida al dolore e alla resistenza fisica, ma più di tutto una dura prova psicologica che impone di fare i conti con la solitudine e costringe all’introspezione, ma da cui germoglia una inedita consapevolezza delle proprie capacità. Walter Orioli racconta il suo cammino verso Santiago in un dialogo intimo e confidenziale con il lettore, fa un resoconto in prima persona di un viaggio capace di liberare la fantasia e la creatività dal peso della vita quotidiana e soprattutto da quello di una fraintesa fatica esistenziale. Il suo sguardo giocoso sulla vita si mescola alla ricerca della trasformazione interiore, perché il pellegrino non viaggia verso una meta geografica, bensì alla scoperta di se stesso e del proprio posto nel mondo.
    Walter Orioli, classe 1952, è uno psicologo che ha sempre lavorato con i vari linguaggi dell’arte : scrittura, teatro, pittura, percezione. Autore di diversi libri sulla funzione terapeutica del teatro, ultimamente si dedica anche alla pittura.

  • 9 décembre 2019
    Bernard Delhomme

    Si parte per fare vuoto nella testa, per perdere tutti i punti di riferimento, per abbandonare i binari e per allacciare qualche legame con l’infinita libertà. È così che attraverso questa esperienza si può facilmente uscire dall’ego e quindi dalla dinamica della sofferenza, perché ciò che è senza sostanza non è mio e non è me stesso. Camminare è un’attività semplice che rilassa la mente e tonifica il corpo ma riempie il cuore di suggestive visioni. L’autore racconta il cammino verso Santiago de Compostela in un dialogo intimo e confidenziale con il lettore, presentando un resoconto in prima persona di un viaggio capace di liberare la fantasia e la creatività dal peso della vita quotidiana. Il suo sguardo sulla vita si mescola alla ricerca della trasformazione interiore, perché il pellegrino non viaggia verso una meta geografica, bensì alla scoperta di se stesso e del proprio posto nel mondo.