(ITA. Roma, Il Filo. 2008)

Répondre à cet article

Messages

  • 18 septembre 2008
    Bernard 64

    Il tempo può essere un nemico da tenere sotto controllo o una risorsa da organizzare nel migliore dei modi, ma resta in ogni caso un’ossessione contemporanea.

    La nostra percezione e la nostra coscienza sono perennemente ancorate alle lancette dell’orologio.

    Ispirato da una riflessione sull’idea del viaggio, Dario decide di riprendere il controllo della sua vita, di rallentare il suo tempo. Per questo motivo si metterà sul Cammino di Santiago, entrando in una dimensione nuova, in cui individualismo e fusione nella comunità convivono senza conflitti, in cui il tempo ha una dimensione completamente diverso. La scoperta della lentezza è un percorso di maturazione per gradi, che passa attraverso prove, successi e fallimenti. E la rivelazione parte, più che dal cervello e più che dal cuore, dai piedi.